Spiare i tuoi Concorrenti per Rubare il Traffico Seo

da | Blogging

Dopo aver scritto i primi 10 articoli quello che si inizia a guardare e a ricercare è nostra posizione nei motori di ricerca. Inizi a fare una ricerca anonima, con parole simili al titolo del tuo articolo ma nulla non è proprio facile trovarlo.

Magari hai fatto riferimento ad altri articoli similari dei tuoi concorrenti ma il loro risultato resta sempre nelle prime pagine. Allora inizia a chiederti come mai se il loro post è simile al tuo riescono a ottenere molto più traffico rispetto a te.

Eppure gli argomenti trattati sono uguali, i tuo articoli sono anche più specifici, le immagini ben curate.

Ma niente da fare, il tuo traffico non decolla mentre per quello dei concorrenti ci vuole quasi un vigile per dirigerlo. A questo punto si sarà venuto in mente, e non dirmi di no, “e se copiassi quello che gli altri fanno? riuscirò a rubare il loro traffico?”.

rubare il traffico ai concorrenti
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L’idea non è sbagliata, anzi è quella giusta. Ti stai chiedendo se è una mossa sleale? Se è poco etico? NO affatto, nulla di tutto questo, quello che stiamo per fare è perfettamente etico anche perchè non parliamo di attacchi hacker e non distruggeremo il loro hosting. (anche se sarebbe la soluzione più rapida)

smile
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Per conquistare la vetta di Google e ottenere così tanto traffico, i tuoi concorrenti hanno fatto analisi, A/B test e ottimizzazioni, questo è il loro segreto. Ora, noi andremo a rubare queste loro strategie già convalidate e le andremo ad applicare al nostro blog.

In questo modo potremo posizionarci più alto di loro, evitare (o almeno, limitare tutto il lavoro sporco di analisi e testing) e “ruberemo” il loro traffico e il loro posizionamento.

Quello che adesso ti descrivo non è solo teoria, sono tecniche già usate e testate con successo da altri, infatti non è una mia idea, (mia moglie direbbe “ne ero certa”).

Ok, di parole ne ho già scritte troppe, passiamo ai fatti.

Iniziamo ad usare alcuni strumenti applicare qualche tecnica di SEO copywriting nei nostri articoli.

Quello che faremo si articola in 3 step principali:

  1. analizzare la concorrenza e le strategie che hanno messo in atto
  2. creare una strategia migliore e ottimizziamo dei nostri contenuti
  3. e infine… rubare il traffico e le prime posizioni.

Entriamo in azione, sincronizziamo gli orologi.

Spiare i concorrenti step by step

La prima parte del nostro lavoro sarà quello di spiare i competitor in modo da intercettare e ricalcare le loro strategie. Iniziamo dall’analisi competitiva.

L’analisi competitiva

L’analisi competitiva, ossia fare un’analisi approfondita dei competitor sia per sfruttare le loro strategie più performanti, sia per creare dei contenuti più efficaci dei loro.

L’analisi competitiva è una strategia poco usata da chi inizia con un blog, anche perchè non si parla troppo di questo argomento.

In rete leggendo molti articoli e seguendo molti webinar ho notato che i brand generalmente hanno due approcci opposti verso i concorrenti che però portano allo stesso risultato, ossia quello di rimanere sempre un passo indietro.

  1. ignorare totalmente la concorrenza. Se gli parli di concorrenti la loro risposta sarà sempre “Che ce ne frega di quello che fanno gli altri. noi facciamo il nostro e lo facciamo meglio”. Facciamo meglio? ma se non lo osservi mi dici come fai ad affermate tutto questo?
  1. essere ossessionati dalla concorrenza, osservare ogni loro piccola mossa e cercare di copiare tutto quello che fanno, dal template, plugin, colori del sito, font ma questo significa duplicare un contenuto e non vuol dire che stai creando uno migliore. (inoltre è stressante)

La prima pagina di Google, e ancora più nello specifico, le prime 5 posizioni dei risultati di ricerca sono anche le più ambite.

Lo rivelano anche le statistiche sul blogging: il 95% degli utenti non va mai oltre la prima pagina dei risultati di ricerca di Google e il 33% di tutti i click sono destinati proprio ai primissimi risultati di ricerca.

È proprio per questo che quando scriviamo un post, dobbiamo puntare più in alto possibile.

Per prima cosa utilizzeremo gli strumenti di digital marketing che ci permettono di estrapolare dati e numeri riguardo i nostri competitor e le keyword per le quali vogliamo posizionarci.

Dopo che abbiamo i dati, andremo a traslare ciò che abbiamo ottenuto direttamente sul nostro blog in modo da implementare e potenziare tutto ciò che funziona e ottimizzare ciò che invece non porta i risultati.

Una volta fatto tutto questo, continueremo a monitorare il nostro posizionamento finché, piano piano, non ruberemo letteralmente il traffico e scaleremo le posizioni.

Tool per spiare i concorrenti

Se ti stai chiedendo: Come analizzare i concorrenti, la risposta è semplice, con l’aiuto di alcuni tool, che se hai un blog, dovresti conoscere bene, come ad esempio SeozoomGoogle Keyword PlannerAnswer the Public o Ubersuggest.

Per semplicità ora utilizzeremo Semrush ma puoi utilizzare a tuo piacimento quello che ti sembra più facile o che già conosci, (questo articolo non è sponsorizzato quindi la scelta è casuale), utilizzo questo tool dal momento che ha al suo interno tutte le funzioni che ci serviranno. Esiste una versione a pagamento ma puoi utilizzarlo in modo totalmente gratuito nella sua versione limitata.

Per usare la versione gratuita, crea un account, appena lo crei ti chiederà se vuoi provare gratuitamente la versione estesa per 7 giorni. Chiaramente accettiamo e ricordati di disdire eventualmente l’abbonamento prima dello scadere dei 7 giorni.

In questo modo puoi utilizzare in modo completo tutte le funzioni di analisi, puoi scaricare tutti i dati che ti serviranno per ottimizzare il tuo blog e senza che ti verrà addebitato alcun importo.

Terminati i 7 giorni, potrai comunque continuare a utilizzare Semrush per tutto il tempo che vorrai in modo del tutto gratuito, anche se le funzioni saranno più limitate e non potrai fare più di 10 ricerche al giorno.

Come identificare i propri concorrenti

www.sumrush.com
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Semrush ti permette di fare una meticolosa analisi della concorrenza, scoprire innanzitutto chi sono, quali sono le loro pagine meglio posizionate e quali sono le loro principali keyword. Inoltre ti consiglio vivamente di scaricare anche questo utilissimo ebook gratuito di Semrush che ti darà maggiore chiarezza sull’argomento.

Una volta fatta questa prima analisi, andiamo a studiare i contenuti e le strategie dei concorrenti e creare nuovi contenuti oppure ottimizzare quelli già presenti sul tuo blog in modo da farli salire sempre più in alto nella SERP di Google.

Iniziamo, una volta registrato, vai sulla dashboard di Semrush.

A questo punto dobbiamo porci una domanda: conosci già chi sono i tuoi competitor?

Se non sai ancora chi sono i tuoi concorrenti, sul menu a sinistra:

vai su Analisi della concorrenza > Ricerca organica e digita il tuo sito web nella barra di ricerca.

Come risultato avrai la lista dei tuoi concorrenti organici e il loro posizionamento, ossia i principali siti web che competono per le tue stesse keyword. Clicca adesso sul dominio che vuoi analizzare.

Se sai già chi sono i tuoi concorrenti:

vai sul menu a sinistra e clicca su Panoramica dominio e inserisci il dominio del tuo concorrenti.

panoramica semrush luigivillani.it
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In entrambi i casi, ci troviamo adesso sulla pagina della ricerca organica, dove possiamo estrapolare tutti dati e le informazioni che ci serve sul nostro competitor #1.

Spiare i concorrenti con il tool Semrush

Per praticità (dal momento che è un sito ricchissimo di dati) facciamo la ricerca mettendo Millionaire.it come probabile competitor. Ecco la schermata che ci apparirà.

ricerca organica
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Quali sono quindi i dati interessanti che possono servirci a rubare il traffico di Millionaire?

OSSERVIAMO I DATI

  1. hanno 30.900 keyword posizionate
  2. hanno un traffico di circa 62.600 visitatori organici
  3. abbiamo estratto tutte le principali keyword organiche, che possiamo andare ad analizzare separatamente
  4. sappiamo quali sono le pagine principali, ossia quelle che ricevono maggior traffico.

Sempre sul menu a sinistra, puoi adesso selezionare Analisi della concorrenza > Analisi traffico per avere un’analisi più approfondita anche sul pubblico.

Non importa che farai questo passaggio per ogni competitor. Puoi infatti inserire fino a 3 domini dei competitor per fare un unico confronto.

analisi competitor
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Adesso che abbiamo questi dati, andiamo a vedere più da vicino come utilizzarli per rubare il traffico dei tuoi competitor.

Come rubare (eticamente) il traffico dei tuoi concorrenti

Una volta che abbiamo estrapolato tutti i dati più importanti che ci servono per analizzare i nostri concorrenti, è arrivato il momento di attuare la nostra strategia di creazione e ottimizzazione dei nostri contenuti.

Per riuscire a rubare il loro traffico dovremo fare un lavoro su più fronti. Vediamo tutte le azioni che dobbiamo intraprendere.

Crea un contenuto migliore… anzi, il migliore

creare un contenuto migliore dei concorrenti
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Da Semrush, scarica tutte le migliori keyword del tuo competitor. Puoi anche selezionare Analisi della concorrenza > Gap di keyword per vedere nel dettaglio per quali parole chiave si è posizionato il tuo competitor.

gap keyword
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E adesso come procediamo? creiamo un contenuto migliore, un articolo più efficace di quello dei competitor.

Puoi farlo ad esempio creando un contenuto più lungo, maggiormente informativo o semplicemente più recente e aggiornato.

Una volta che hai scelto la keyword per la quale vuoi posizionarti, fai una ricerca su Google proprio su quella keyword e apri tutti i primi 10 risultati di ricerca di Google cercando di capire il taglio dell’articolo, la lunghezza del testo, l’utilizzo o meno di immagini e video…

Cerca dei pattern comuni. Se sono tra i primi 10 risultati di ricerca, sicuramente hanno qualcosa che a Google è piaciuto. Devi riuscire a capire cosa.

IMPORTANTE – Mi raccomando di fare sempre questo tipo di ricerche in una finestra anonima, in modo che la SERP non sia influenzata dalle tue ricerche precedenti.

Puoi anche ottimizzare il lavoro sempre utilizzando Semrush, utilizzando il SEO Content Template (che trovi sempre nel menu a sinistra, sotto la tab Content Marketing) che ti aiuta a scrivere il contenuto per il tuo blog in chiave SEO a partire dalla sola keyword.

Dopo aver inserito una o più parole chiave, Semrush analizzerà infatti automaticamente i primi 10 risultati di ricerca su Google e genererà automaticamente un modello del tuo articolo, con tutti i suggerimenti per riuscire a posizionarti nei primi risultati, come ad esempio:

  • la lunghezza consigliata, il punteggio di leggibilità che dovresti ottenere, le keyword correlate da includere, quali backlink che dovresti ottenere, etc… e così via.

I primi risultati spesso si trovano lì da molto tempo. E spesso sono articoli di 1000 parole non aggiornati dal molti anni. In questo caso, scrivi un contenuto più lungo, più approfondito, più aggiornato e soprattutto più fresco. Vedrai che si posizionerà in fretta.

key recommendations
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Utilizza Ricerche correlate

Consiglio da 1000 punti: come rendere il testo più approfondito di quello dei competitor?

Un segreto di Pulcinella molto semplice ma che funziona alla grande è di inserire nel tuo articolo la risposta alle domande frequenti e le ricerche correlate di Google. Quindi annotale e durante la scrittura inseriscile.

Se voglio ad esempio scrivere un articolo sulla keyword “Aprire un blog”, oltre ad analizzare i primi 10 risultati di ricerca, implementa anche le risposte che trovi nel box di Google “Le persone hanno chiesto anche” e “Ricerche correlate”.

quello che chiedono le persone
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ricerche correlate google
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La stessa ottimizzazione ma dei contenuti esistenti puoi farla sempre con Semrush andando nella tab SEO del menu a sinistra e scegliendo On Page & SEO Tech > On Page SEO Checker.

Da qua ti basta mettere il link dell’articolo che vuoi ottimizzare e Semrush ti darà molti suggerimenti a partire proprio dall’analisi degli articoli nelle prime posizioni.

Bene, adesso quindi non ti resta davvero che fare una ricerca dei primi risultati a partire dalla tua keyword research e iniziare a scrivere, oppure ottimizzare il tuo contenuto in base ai suggerimenti che ti hanno dato Semrush e lo stesso Google.

Utilizza le longtail keyword

Utilizza le longtail keyword per migliorare la posizione
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Le longtail keyword, se non conosci ancora questo termine, ti spiego velocemente cosa sono.

Le longtail keyword,  (parole chiave a coda lunga), sono delle parole chiave generalmente più lunghe (>3 parole) delle cosiddette “keyword secche” e molto più specifiche.

Facciamo un esempio.

  • “Cane” è una keyword secca, “Come tagliare le unghie ad un cane” è una longtail, una keyword a coda lunga, con molta meno competizione e più semplice da posizionare nei primi risultati.

in particolare quelle a bassa concorrenza, sono spesso il passe-partout per le prime posizioni nei risultati di ricerca di Google, perchè poco utilizzate, a bassa competitiva e molto più facile da posizionare.

Le statistiche parlano chiaro: il 70% degli utenti cerca delle longtail su Google e il motivo è abbastanza intuitivo. Su Google si effettuano infatti delle ricerche specifiche: come fare per, cosa fare se, perché…etc

Pensaci un attimo. Vai sulla tua cronologia delle ricerche di Google, controlla le tue ultime ricerche.

Pensi davvero che un utente pronto per l’acquisto digiti su GOOGLE la parola generica TAVOLO? No! Chi digita semplicemente ‘TAVOLO’, ‘LAMPADARIO’, ‘AUTOMOBILI’ è qualcuno che si sta guardando intorno e stà perdendo tempo, l’equivalente di uno che il sabato pomeriggio passeggia in centro guardando distrattamente le vetrine, giusto per perdere un pò di aria..

E proprio in merito a questo, che prima di pensare come un blogger, come un algoritmo di Google o alla SEO, pensa come un utente.

Scrivi sempre il contenuto di un post come tu vorresti leggerlo, io personalmente alla fine di un articolo mi alzo bevo un caffe, faccio un giro in cucina, poi ritorno al pc e rileggo l’articolo e se la lettura mi risulta fluida e capisco subito il concetto che volevo esprimere, allora vuol dire che va bene.

Una frase che una volta ho letto su un blog, “scrivi con poco SEO ma con tanto AMORE”.

BACKLINKS
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Un contenuto ben scritto e ottimizzato non è sicuramente l’unico fattore che conta per il posizionamento. Sarebbe troppo facile.

Ci sono infatti tanti aspetti che Google tiene in considerazione e uno di questi, uno tra i più importanti addirittura, sono i backlink che il tuo articolo riceve.

Oltre a migliorare il tuo posizionamento, i backlink sono importantissimi anche per aumentare l’autorevolezza di un brand, soprattutto quando il link proviene da grandi blog e testate, sia per ottenere traffico di qualità verso il nostro sito web.

Ci sono molti modi per ottenere nuovi backlink: organici, ossia di persone che hanno trovato i tuoi contenuti interessanti e decidono di linkarti nei propri contenuti.

Oppure scrivendo guest post per altri blog o chiedendo l’aggiunta o la sostituzione di un link.

Spieghiamo meglio questi concetti. Vediamo tutti questi tre punti più nello specifico.

Backlink organico: una persona legge un tuo articolo e lo linka come approfondimento alle sue risorse. Lo faccio spesso anche io spesso nei miei articoli.

In questo modo puoi dare un quadro più specifico possibile di ogni argomento che tratto, quindi linko altre risorse per approfondire i temi che ho accennato. Quindi in un articolo il consiglio è di inserire un collegamento con un altro articolo o pagina autorevole, (chiaramente non di un tuo competitor). In questo caso, il sito che hai linkato ha ottenuto un backlink dal tuo blog.

Backlink da guest post

backlinks organici e guest post
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Un altro modo per ottenere backlink è quello di scrivere guest post, ossia un contenuto che scriviamo per il blog di un altro sito web della nostra nicchia, solitamente in cambio di un backlink verso il nostro sito.

Farlo è molto semplice: ti basta fare una ricerca dei blog appartenenti alla tua nicchia (puoi farla anche tramite la ricerca dei competitor con Semrush) e contattarli chiedendo di ospitare un tuo articolo sul proprio blog.

L’ultimo modo per ottenere backlink che voglio presentarti è quello di chiedere che un link venga aggiunto o sostituito in una risorsa già esistente. È una tecnica molto conosciuta dai SEO e viene chiamata Tecnica del Grattacielo.

Ecco di cosa si tratta.

Diciamo che hai trovato un articolo su internet che parla di come costruire porte di legno. Al suo interno spiega le differenze di costruzione con i vari tipi di legno. Ora, diciamo che tu abbia scritto un articolo su come costruire porte di legno di ciliegio.

Questa potrebbe essere un’ottima risorsa di approfondimento per quell’articolo e in questo caso potresti contattare il blogger in questione dicendo: “Ehi, scusa, ottimo articolo! Sai che ho scritto proprio un articolo di approfondimento sul tema? Che ne dici se aggiungi un link alla tua risorsa?”.

Chiaramente non aspettarti che il link potrebbe essere gratuito, anzi, quindi preparati a una trattativa.

Potresti anche trovare un articolo che linka già una risorsa ma che non è così approfondita come la tua o non è aggiornata oppure è stata eliminata e restituisce un errore 404 (più difficle da trovare)

Anche in questo caso, puoi chiedere al sito in questione di sostituire il link di approfondimento con il tuo articolo. E anche in questo caso, potrebbe non essere gratis.

Per conoscere quali articoli ricevono backlink e da chi, ci torna in aiuto sempre Semrush.

Ti basta infatti andare sul menu a sinistra > Creazione link > Analisi backlink e poi clicca sulla tab backlink per analizzare tutti i backlink di un dato articolo in modo da trovare lacune e opportunità.

backlink
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Questo è il risultato che otterrai. E puoi farlo non solo per il dominio principale ma per ogni pagina o articolo dei tuoi competitor.

analisi dei backlink
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Se vuoi approfondire il tema dei backlink, ti consiglio allora di seguire il corso gratuito di Semrush “Backlink Management Course“. È in inglese ma puoi mettere anche i sottotitoli in italiano.

Aumenta la velocità del tuo sito

Che la velocità di un sito sia fondamentale per il ranking di un sito è ormai una cosa risaputa.

È quindi fondamentale sapere come ottimizzare la velocità del nostro sito e ridurre i tempi di caricamento. Anche su questo, Google è molto chiara: un sito lento aumenta notevolmente il bounce rate, ossia la frequenza di rimbalzo.

velocita del sito web
Fonte: Google/SOASTA Research, 2017

Le persone non hanno pazienza, soprattutto quando si parla di internet.

Se infatti un utente fa click sul tuo sito ma i contenuti ci mettono molto a caricarsi e per molto intendo 7-10 secondi non minuti, quella persona chiuderà il tuo sito e passerà al prossimo risultato di ricerca.

Ed ecco che chi si è posizionato dopo di te ha rubato il tuo traffico proprio perché aveva un tempo di caricamento minore e tu hai perso un possibile visitatore abituale del tuo blog.

Quindi è indispensabile che devi essere più veloce dei tuoi competitor. Ma conosci la loro velocità?

Puoi scoprirlo in modo semplice grazie ai tool che svolgono queste misurazioni. In rete ne trovi tanti, i più famosi: GTmetrix, Pingdom, Webpagetest, e poi uno strumento che Google mette a disposizione gratuitamente: il PageSpeed Insight. Vai quindi sul PageSpeed e digita il tuo dominio e quello dei tuoi competitor. Adesso lancia l’analisi.

pagespeed insight banner
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Come vedi dallo screen qua sotto, come risultato non avrai solo la velocità ma anche una serie di consigli e suggerimenti per ottimizzare il tuo sito, e questo test misurerà sia nella versione desktop che in quella mobile

pagespeed insights test
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Cerca di ottimizzare sia la versione desktop ma soprattutto la versione mobile perchè ricordati che il valore più importante da tenere in considerazione è quello mobile.

E’ dimostrato che le visualizzazioni sono in prevalenza da smartphone o da tablet. Quindi segui passo i suggerimenti di Google e ottimizza il tuo sito in modo da diventare più veloce di tutti i tuoi competitor.

Utilizza Google Ads

Se stai pubblicando degli annunci a pagamento sul tuo sito web, dovresti conoscere bene anche le campagne e le parole chiave a pagamento dei tuoi competitor. Come fare?

Anche in questo caso può esserci d’aiuto Semrush e il suo rapporto di Ricerca di Advertising. Ti basta infatti andare su Ricerca di adverising dal pannello a sinistra. Il rapporto ti mostrerà tutte le parole chiave per le quali il tuo competitor sta facendo delle sponsorizzate.

ricerca di advertising
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In questo modo hai una panoramica completa delle keyword da utilizzare. Se vuoi ottenere migliori risultati, non dimenticare di creare anche degli annunci migliori. Puoi vedere quelli dei tuoi competitor dalla tab Testi annunci.

testi annunci semrush
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Siamo sul finale

Spiare i tuoi competitor può farti riuscire tranquillamente a rubare non solo il loro il traffico ma anche i loro backlink e il loro posizionamento e come hai visto non abbiamo fatto nulla di non etico.

E non solo è una pratica assolutamente legale e regolare, degna dei migliori SEO.

Ricorda, i primi posti di Google sono limitati e solo i migliori possono accedervi. Ora devi solo pensare a come scrivere un bel post.

So che questo argomento scende un po’ nei tecnicismi, ho provato ad renderlo più semplice possibile e spero di esserci riuscito. La risposta puoi darla solo tu.

Buon blogging, e buona vita a te.

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1 commento

  1. stefania

    molto interessante. proviamo

    Rispondi

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